Dipartimento: Sicurezza Sussidiaria

Responsabile: Maria Cristina Urbano

Bio: Maria Cristina Urbano ha collaborato per oltre venticinque anni con un importante gruppo imprenditoriale della sicurezza. Dal 2016 è presidente dell’ASS.I.V., Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari aderente ad ANIE Confindustria. E’ autrice di pubblicazioni sulla sicurezza privata e cura sull’Huffington Post un blog dedicato alla vigilanza privata. Opinionista su testate nazionali.

Definizione dei servizi di Vigilanza Privata: nel comparto della sicurezza privata coesistono due realtà ben distinte: quella dei servizi di vigilanza armata e quella dei servizi di vigilanza non armata (detti anche servizi fiduciari).  I servizi di vigilanza  armata vengono erogati da personale decretato ed in possesso di porto d’arma: le guardie particolari giurate (GPG), la cui selezione  ed il successivo controllo sui requisiti  vengono effettuati dalle Questure e dalle Prefetture di riferimento. Le GPG, che rivestono la qualifica di incaricati di pubblico servizio, sono nella maggioranza dei casi dipendenti da Istituti di vigilanza, a loro volta controllati da Questure e Prefetture. Gli istituti di vigilanza privata sono soggetti ad un corpus normativo ad hoc che trova la sua fonte nel TULPS (R.D. 18 giugno 1931, n. 773),  nel Regolamento di attuazione del TULPS (R.D. 6 maggio 1940, n.635), nel D.M. 269/2010 e nel D.M. 115/2014.

I servizi di vigilanza armata  sono quelli di vigilanza fissa e di piantonamento, videosorveglianza, servizi di intervento su allarme, trasporto, scorta e trattamento valori, antipirateria

I servizi di vigilanza disarmata, o servizi fiduciari – stewarding, sicurezza eventi, controllo accessi, accoglienza e portierato – rivestono un carattere di sicurezza affievolita o passiva, e vengono svolti da personale non armato e non decretato, che non soggiace a regole imposte dal TULPS.

Il minimo comun denominatore dei differenti servizi è rappresentato dalla tecnologia, usata in maniera sempre più  intensa per raggiungere obiettivi di sicurezza, intesa sia come security che come safety, oltre che come ricettore e vettore di una serie di informazioni della più varia natura, necessarie alle finalità di controllo dei clienti terzi.

Il Security Manager riveste un ruolo centrale in un istituto di vigilanza: dirige il settore Tecnico-operativo, definisce le politiche generali di security aziendale, l’analisi dei rischi e la predisposizione dei piani di sicurezza. La sua figura all’interno degli istituti è prevista per legge”.

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